Tempo Natalizio

La meditazione di san Bonaventura
sulle 5 Feste di Gesù Bambino:

Natale del N.S.G.C. (25 dic.)
Maternità divina della B.V.M. (1 gen.)
Nome di Gesù (3 gen.)
Epifania del N.S.C.C. (6 gen.)
Presentazione del N.S.G.C. (2 feb.)

(leggi: in latinoin italianoin spagnoloin francese)

Dal Sermone XXI De nativitate Domini, pronunciato nella chiesa di Santa Maria della Porziuncola, che illustrava alcuni fatti miracolosi accaduti nel momento del Santo Natale (qui sotto una traduzione dal testo originale latino):

«Questi, secondo diverse testimonianze, sono i miracoli manifestatisi al popolo peccatore il giorno della Natività di Cristo.
Primo – Una stella splendente apparve nel cielo verso Oriente, e dentro di essa si vedeva la figura di un bellissimo bambino sul cui capo rifulgeva una croce, per manifestare la nascita di Colui che veniva a illuminare il mondo con la sua dottrina, la sua vita e la sua morte.
Secondo – In Roma, a mezzo giorno, apparve sopra il Campidoglio un cerchio dorato attorno al sole – che fu visto dall’Imperatore e dalla Sibilla raffigurante al centro una Vergine bellissima che portava un Bambino, volendo così rivelare che Colui che stava nascendo era il Re del mondo che si manifestava come lo «splendore della gloria del Padre e la figura della sua stessa sostanza» (Ebrei 1,3). Vedendo questo segnale, il prudente Imperatore (Augusto) offrì incenso al Bambino, e da allora rifiutò di essere chiamato dio.
Terzo – In Roma venne distrutto il “tempio della Pace”, sul quale, quando era stato costruito, i demoni si domandavano per quanto tempo sarebbe durato. Il vaticinio fu: «fino al momento in cui una vergine concepirà». Questo segnale rivelò che stava nascendo Colui che avrebbe distrutto gli edifici e le opere della vanità.
Quarto – Una fonte di olio di oliva sgorgò improvvisamente a Roma e fluì abbondantemente, per molto tempo, fino al Tevere, per dimostrare che stava nascendo la Fonte della pietà e della misericordia.
Quinto – Nella notte della Natività, le vigne di Engadda, che producevano balsamo e aromi, si coprirono di foglie e produssero nettare, per significare che stava nascendo Colui che avrebbe fatto fiorire, rinnovare, fruttificare spiritualmente e attirare con il suo profumo il mondo intero.
Sesto – Circa trentamila ribelli furono uccisi per ordine dell’Imperatore, per manifestare la nascita di Colui che avrebbe conquistato alla sua Fede il mondo intero e avrebbe precipitato i ribelli nell’inferno.
Settimo – Tutti i sodomiti, uomini e donne, morirono su tutta la terra, secondo quanto ricordò San Gerolamo commentando il salmo:«È nata una luce per il giusto», per evidenziare che Colui che stava nascendo veniva a riformare la natura e a promuovere la castità.
Ottavo – Nella Giudea un animale parlò, e lo stesso fecero anche due buoi, affinché si comprendesse che stava nascendo Colui che avrebbe trasformato gli uomini bestiali in esseri razionali.
Nono – Nel momento in cui la Vergine partorì, tutti gli idoli dell’Egitto caddero in frantumi, realizzando il segno che il profeta Geremia aveva dato agli egiziani quando viveva tra loro, affinché si intendesse che stava nascendo Colui che era il vero Dio, l’unico che doveva essere adorato assieme al Padre e allo Spirito Santo.
Decimo – Nel momento in cui nacque il Bambino Gesù, e venne deposto nella mangiatoia, un bue e un asino si inginocchiarono e, come se fossero dotati di ragione, Lo adorarono, affinché si capisse che era nato Colui che chiamava al suo culto i giudei e i pagani.
Undicesimo -–Tutto il mondo godette della pace e si trovò nell’ordine, affinché fosse palese che stava nascendo Colui che avrebbe amato e promosso la pace universale e impresso il sigillo sui propri eletti per sempre.
Dodicesimo – In Oriente apparvero tre stelle che in breve si trasformarono in un unico astro, affinché fosse a tutti manifesto che stava per essere rivelata l’unità e trinità di Dio, e anche che la Divinità, l’Anima e il Corpo si sarebbero congiunti in una sola Persona.
Per tutti questi motivi la nostra anima deve benedire Dio e venerarlo, per averci liberato e per avere manifestato la sua maestà, con così grandi miracoli, a noi poveri peccatori».

24 gennaio - San Francesco de Sales

Il 14 luglio era un giorno prezioso per S. Francesco di Sa­les: S. Agostino, S. Tommaso e S. Bonaventura erano i suoi dottori favoriti, ai sentimenti dei quali – diceva egli – l’anima sua si era interamente abbandonata. Ordinariamente predicava il giorno della festa di S. Bonaventura, e sempre andava a celebrare in qualche chiesa francescana: invocava quotidianamente questo Santo perché al battesimo era stato chiamato Francesco­ Bonaventura, sebbene, per volere di suo Padre, che piccino lo chiamava suo figlioccio, gli rimanesse poi solo il nome di Fran­cesco. Nella sua nobile e devota famiglia si professava un vero culto di devozione verso il Serafico Padre San Francesco e il suo Ordine; e il nostro Santo soleva dire non essere nè il cap­puccio tondo, né il cappuccio lungo, né la manica stretta, né la ma­nica larga e neppure il piccolo o grosso cordone che gli facevano amare i figli di S. Francesco, ma la loro puntualità nell’osservanza e nell’
imitare le virtù del Serafico Fondatore: assicurava pure di compiacersi singolarmente nel leggere e citare dal pulpito gli scritti di S. Bonaventura, da lui stimato uno dei più giudiziosi Dottori della Chiesa, e del quale aveva sempre molto ammirato la dottissima modestia e la savia umiltà.

Una volta, per la festa di S. Bonaventura, aveva ufficiato la mattina nella chiesa di S. Francesco d’Annecy, tenuta dai Padri Conventuali, e verso le due del pomeriggio vi aveva anche pre­dicato in lode di S. Bonaventura: ritiratosi a casa verso sera, vennero a visitarlo due Padri Cappuccini, i quali nella conver­sazione si lamentarono dolcemente per aver egli passato tutto il giorno nella chiesa dei Conventuali e lasciata da parte la loro; il Santo: “Avete ragione – rispose – ma… siamo ancora in tempo” e prontamente indossati il rocchetto e la mozzetta, che da poco aveva deposti, se ne andò con loro, per dare la benedizione in chiesa e fare un’esortazione al popolo ivi adunato. Ammirarono molto quei Padri la dolcezza e condiscendenza del buon Prelato, il quale disse amabilmente: “Eh! non sapete voi che appartengo, senza distinzione, all’Ordine di S. France­sco, al quale mi unisce un triplice cordone che difficilmente si romperà: i miei due nomi di battesimo e l’aggregazione che i vostri Generali mi hanno data e confermata più volte?”

28 gennaio - San Tommaso d'Aquino

Diverse narrazioni della vita di san Bonaventura riportano la testimonianza di Marco di Lisbona: Come san Tommaso d’Aquino stupendoci una volta davanti alla formazione varia e alla profondità di pensiero presentata negli scritti del suo amico, chiese Bonaventura di mostrargli i libri da cui era appreso la sua sapienza. Allora aveva mostrato a san Tommaso un Crocifisso, e indicandolo esclamò: “E da questa fonte della luce e di amore che emana tutto ciò che si trova nelle mie conferenze o scritti”.

Una pia tradizione vuole unire noi due in un racconto, secondo il quale, quando Papa Urbano IV stava contemplando di estendere a tutta la Chiesa la festa del Corpus Domini, ha commissionato a san Tommaso e a san Bonaventura a comporre separatamente un ufficio adeguato e la Messa per la festa. Mentre il lavoro era stato fatto, Bonaventura ha invitato il suo amico, e nel corso della conversazione prese e lesse la sua antifona per l'inizio del Magnificat, con le parole: “O Sacrum Convivium” (“O Sacro Banchetto”). Si narra che fu così sopraffatto per la sua profondità e dolcezza che fu tornato a casa e gettato nel fuoco il lavoro che lui stesso stava preparando.

2 febbraio - Presentazione di Gesù nel tempio

Annunziazione

Quaresima

Mi avvicino alla Tua croce, o Signore;
al Tuo umile cuore mi appresso, o Gesù,
sostando alla porta del Tuo petto forato.
Così crocifisso, Tu mi aspetti per potermi abbracciare:
il Tuo capo fiorente, trafitto di spine,
Tu inchini su me per invitarmi a un bacio di perdono.

Le Meditazioni di san Bonaventura sulla Passione del N.S.G.C.:

Lignum vitae in francese

Laudismo de s. Croce in francese; 

De septem verbis Domini in cruce in francese

Vitis mystica seu tractatus de passione Domini in polacco parte

vedi anche:

- Bernardino García de Armellada, CRISTO CRUCIFICADO, DIOS-HOMBRE, EN SAN BUENAVENTURA, (Roma, 12 enero 1990.)

- Noel Muscat OFM, FRANCIS OF ASSISI AND BONAVENTURE'S THEOLOGY OF THE CROSS

- André Ménard, Présentation de l’Arbre de vie in http://www.freres-capucins.fr/Presentation-de-l-Arbre-de-vie.html

Testo

BUONA E SANTA PASQUA!

Sermone domenicale (n. 21) 

nella Risurrezione del Signore - in italiano

Pentecoste

Collationes de septem donis Spiritus Sanctis 
(Raccolte sui sette doni dello Spirito Santo)
 in latino pdf e in latino Quaracchi t5 1891

Un articolo di Francesco Bertoldi:
"I doni dello Spirito in S.Bonaventura"

13 giugno - Festa di sant'Antonio

Leggi il sermone:

De S. Antonio

Corpus Domini

Dopo il Miracolo Eucaristico di Bolsena, durante la permanenza del papa Urbano IV a Orvieto, venne istituita dallo stesso pontefice la solennità del "Corpus Domini" con la bolla "Transiturus de Hoc Mundo", l'11 agosto 1264 per il patriarcato di Gerusalemme e l'8 settembre per la Chiesa universale, e fu affidato a Tommaso d'Aquino e a san Bonaventura il compito di stendere officiatura e messa per la nuova festività, stabilendo che questa venisse celebrata il giovedì dopo l'ottava di Pentecoste. 

E' lo stesso Urbano IV ad informare che in Orvieto, con tutti gli arcivescovi, i vescovi e gli altri prelati delle chiese dimoranti nella Sede apostolica, fu solennizzata detta festa, per offrire un salutare esempio ai presenti e ai lontani, che avrebbero sentito parlare della celebrità di questo grande giorno. 

1264-2014 - 750-mo anniversario dell'istituzione della festa del Corpus Domini

Leggi: 
De Sanctissimo Corpore Christi
Sermo III De Corpore Cristi (in latino)
Sermones I-V In Coena Domini (in latino)
Tractatus de praeparatione ad Missam - La preparazione alla Messa (in italiano)

Leggi tre articoli sull'Eucaristia alla luce del mio pensiero:
Inos Biffi, Nella teologia di san Bonaventura - Il vento lieve dell’Eucaristia (dal L’Osservatore Romano 15 luglio 2011)
Andrea Di Maio, L'Agnello di Dio "pastor et pastus" e la "specialissima effigies et similitudo". L'eucaristia tra simbologia e mistagogia in San Bonaventura ["Doctor Seraphicus" 2006, p. 7-42].
Pietro Maranesi, LA CONGRUITÀ DEL DONO DELL’EUCARISTIA SECONDO LA TRILOGIA EUCARISTICA DI BONAVENTURA DA BAGNOREGIO, 2006

vedi anche il libretto dell'Adorazione eucaristica basata sul mio testo

Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù

Leggi dall'Ufficio delle letture: SECONDA LETTURA
Dalle «Opere» di san Bonaventura, vescovo
(Opusc. 3, Il legno della vita, 29-30. 47; Opera omnia 8, 79)

Una volta davanti al Cuore trafitto di Gesù esclamai: "Ecco la porta del Paradiso e il tesoro del divino amore. Entra, anima mia per l’apertura della lancia, godi le ineffabili delizie di questo Cuore divino. Oh, se io fossi stato al posto della lancia non avrei voluto uscire mai più dal Cuore di Gesù, e avrei esclamato: Questo è il mio riposo nei secoli dei secoli. Nel Corpo di Gesù voglio innalzare tre tende: nelle mani, nei piedi e nel costato aperto: quì parlerò al suo Cuore e potrò ottenere tutte le grazie che vorrò".

Leggi dal sermone: De Sanctis Angelis, Sermo V (in inglese)

leggi anche un testo: prima parteseconda parte

e una preghiera a me attribuita: O Cuore  amatissimo

24 giugno - Solennità di San Giovanni Battista

Leggi dal sermone: 

De Nativitate S. Ioannis Babtistae

29 giugno - Festa di Santi Pietro e Paolo

22 luglio - Festa di Santa Maria Maddalena

Leggi dal sermone: 

De S. Maria Magdalena

4 agosto - Festa di San Domenico

Leggi dal sermone: De S. Dominico

15 agosto- la solennità dell'Assunzione della Beata Vergine Maria

Sermone sull'Assunzione della B.V.Maria

(leggi: sermone VI in italiano 

tutti i sermoni in latino)

25 agosto - San Luigi (Ludovico) IX - re di Francia

In quanto studente, maestro e poi Ministro Generale dei Francescani, San Bonaventura ebbe vissuto quasi 32 anni presso l'Università di Parigi, era quindi naturale che dovesse entrare in stretto rapporto con il re santo di Francia. Luigi morì 25 agosto 1270, e al Capitolo generale, tenutosi nel 1272, fra Bonaventura ebbe introdotto nell'Ordine la solenne celebrazione annuale del giorno della sua morte. Memore della suo amicizia vecchio-tempo, egli ebbe assicurato questo favore da Gregorio X, come primo atto di grazia, in occasione della sua incoronazione.
Una volta si avvicinò a san Luigi dicendo: “Il Signore nostro Dio ha tre corone, una d’oro, una delle spine e l’altra incorruttibile - la corona della vita eterna. Due di queste ha donato a voi. Vi raccomando vivamente, però, che, sull’esempio di Gesù Cristo, vi sforziate di acquisire con le vostre buone opere la corona della vita eterna. Poco varranno le due prime corone, se non si protegge la terza”. “Adesso mi pare” - è stato il commento del re pio - “che ha parlato con molta saggezza. Le sue parole entrarono nel mio cuore."

8 settembre - Natività della Beata Vergine Maria

Leggi dal sermone: 
De Nativitate B. Virginis Mariae

29 settembre - Festa di San Michele Arcangelo

Leggi dal sermone: De Sanctis Angelis

(sermo I: In festo S. Michaelis Arcangeli)

4 ottobre - Festa di san Francesco

“Ma quella che mi ha fatto decidere è stata la riconoscenza che io debbo al padre santo. Infatti per la sua intercessione e per i suoi meriti, io, quando ero bambino, sono sfuggito alle fauci della morte. Questo ricordo in me è sempre vivo e fresco; sicché temerei di essere accusato di ingratitudine, se non celebrassi pubblicamente le sue lodi. E questa appunto è stata, per quanto mi riguarda, la ragione più forte che mi ha
spinto ad affrontare quest'opera: io riconosco che Dio mi ha salvato la vita dell'anima e del corpo ad opera di san Francesco; io ho conosciuto la sua potenza, per averla sperimentata in me stesso.” (dalla Legenda maggiore, Prologo, 3)

Leggi:
Legenda major Sancti Francisci (La leggenda maggiore di San Francesco)
(in latinoin italiano,  in spagnoloin portoghese1in portoghese2)

Legenda minor Sancti Francisci (La leggenda minore di San Francesco),
(in latinoin italiano-parte,  in spagnoloin portoghese1)

Vedi anche:

1 Novembre - FESTA DI TUTTI I SANTI

San Gregorio così afferma: “Chi sta con qualche santo, ottiene dall'assidua sua presenza, dall'ascolto della sua parola e dall'esempio della sua condotta il dono di essere acceso dall'amore alla verità, di mettere in fuga le tenebre dei peccati e di ardere della luce della carità divina”. E sant'Isidoro: «Cerca la compagnia dei buoni; se infatti ti farai loro compagno nella conversazione, lo sarai anche nella virtù».[...] Lo stesso faresti tu, anima devota, se avvertissi di aver concepito con la grazia dello Spirito Santo nuovi desideri di vita celeste. Fuggi la connivenza degli iniqui, ascendi con Maria, cerca i consigli delle persone spirituali, impegnati a seguire le orme dei perfetti, medita le parole dei buoni, imitane anche gli esempi! (Le cinque feste di Gesù Bambino I, 2-3)

2 novembre - Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti

Leggi dal sermone: 

In Die Animarum

8 Dicembre - L'IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

Il pensiero di Maria non parta dalla tua mente.
Il nome di Maria non abbandoni il tuo labbro.
L’Amore di Maria non si spenga nel tuo cuore.
Seguendo Maria non ti perderai.
Appoggiandoti a Maria non cadrai.
Sperando in Maria non temerai.
Ascoltando Maria non sbaglierai.
Vivendo con Maria ti salverai.
Ecco la nona beatitudine:
Beati quelli che si sono consacrati Maria:
i loro nomi sono scritti nel libro della vita.

(dal Salterio della Beata Vergine Maria)

Vedi:
Sermone sull’Annunciazione V
COLLATIONES DE SEPTEM DONIS SPIRITUS SANCTI COLLATIO VI DE DONO FORTITUDINIS Collatio Secunda (in latino e inglese)
The Psalter of the blessed Virgin Mary - Psautier de la Sainte Vierge (a me attribuito)
MIROIR DE LA BIENHEUREUSE VIERGE (a me attribuito)
LOUANGES DE LA BIENHEUREUSE VIERGE MARIE (a me attribuito) - text1 text2
Le Petit Psautier de la Vierge (a me attribuito)

Testo